Dr. Nader Nassif

SPECIALISTA IN OTORINOLARINGOIATRIA PEDIATRICA
(non sono escluse visite agli adulti)
Laureato in Biologia con indirizzo di pre-medicina presso l’American University of Beirut, conferita in base al diritto co-accordato all’Università di Beirut dal Governo dello Stato di New York degli USA. Laureato in medicina e chirurgia all’Università degli Studi di Milano, specializzato in Otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-facciale presso la Scuola di Specializzazione dell’Università di Brescia.
– Quali sono le patologie più diffuse nella specializzazione di otorino – laringoiatria?
Sicuramente nel bambino dobbiamo stare attenti alle flogosi delle alte viene aeree. Possiamo parlare di distretti: in prima battuta viene interessato il naso, poi l’orecchio e infine la gola. Per quanto riguarda le patologie più frequenti possiamo citare le ipertrofie adenoidee (ostruzioni nasali), la tonsillite e l’ipertrofia tonsillare (infezioni alla gola), oltre alle otiti. Se invece ci riferiamo agli adulti dobbiamo parlare di patologie sub-acute, croniche, ostruzioni nasali, disfonie e calo dell’udito in generale.
– Quali sono i principali motivi che portano una persona a prenotare una visita?
La maggior parte dei motivi nei bambini, per fortuna, sono di natura infiammatoria. I genitori portano i loro figli quando avvertono repirazione difficoltosa durante il sonno, calo recente dell’udito e ripetuti episodi di otiti con o senza otorrea (fuoriuscita di secrezione dall’orecchio). Nei neonati: la comparsa di emissioni di suoni dalla gola/laringe (stridor laringeo).
– Ogni quanto andrebbe fatta una visita di “routine”?
Innanzitutto va detto che la visita va fatta in base allo stato di salute del paziente. Dipende dal tipo di patologia e dal suo andamento clinico. Per i pazienti con patologie di natura acuta, effettuo un controllo mediamente tra 2 a quattro settimane. Quando la patologia inzia ad avere un carattere cronico i controlli variano da 4 a 6 mesi.
Per sapere invece se un piccolo necessita di una visita, invito i genitori a prestare attenzione alla qualità del sonno del bambino: se è irrequieto, se va in apnea notturna (episodi di interruzione del respiro durante il sonno), se russa, se tossisce frequentemente o ha un respiro rumoroso. Inoltre se vi è un sospetto calo dell’udito (alza spesso il volume della tv? chiede di ripetere le cose?) o un rallentamento del linguaggio, se si riscontrano disfonia o raucedine, direi che è meglio sottoporre il piccolo ad un controllo.
– A che età bisogna iniziare?
Se i disturbi influiscono sulla qualità del sonno dei bambini è meglio rivolgersi subito al medico per una visita, anche se il piccolo ha solo pochi mesi. In generale dall’età di un mese fino ad un anno, bisogna prestare molta attenzione. Nell’adulto bisogna prestare attenzione alla qualità della voce, al senso di corpo estraneo in gola, alla tosse. Inoltre, il calo dell’olfatto, senso di bruciore in gola/retrosternale e comparsa di tumefazione al collo vanno indagati. Ovviamente vanno considerati i fattori di rischio a cui l’adulto è esposto e le abitudini, come il fumo e l’alcool, e l’esposizione a materiali irritanti nel lavoro.
– Come è impostata la visita?
Il primo step è di anamnesi, poi si procede a visitare l’orecchio, il naso e la gola, con maggior attenzione al distretto interessato. La durata è di 15 minuti circa. È sempre meglio che i piccoli vengano accompagnati da entrambi i genitori e che si trovino quindi in un ambiente familiare. Il rapporto tra paziente e medico è molto semplice e diretto, di fiducia.
– Di quali macchinari o tecnologie dispone il Poliambulatorio San Pietro?
Le tecnologie messe a disposizione dal Poliambulatorio sono di avanguardia quindi offrono la possibilità di eseguire fibrolarigoscopia flessibile per valutare la laringe e l’endoscopia rigida per valutare sia il naso che l’orecchio (otoendoscopia). Sono tutti esami considerati semi invasivi.
– In quanto tempo vengono consegnati i referti?
Al termine della visita il paziente riceve immediatamente il proprio referto medico. Qualora ci fosse bisogno di esami ulteriori, gli vengono fornite le informazioni necessarie per il percorso diagnotico-terapeutico. In base alla patologia si stabiliscono le successive visite di controllo.
– Per chiudere…un consiglio prezioso?
A tutti i genitori….non lasciate la frutta secca in mano ai bambini con età inferiore ai 3 anni. Non utilizzate i cotton-fioc per le orecchie, potrebbero perforare le membrane timpaniche. Agli adulti invece consiglio di non sottovalutare la comparsa di acufene, il cambio del timbro della propria voce ed eventuali ostruzioni nasali, soprattutto nei giovani. In generale…evitate ambienti rumorosi e l’eccessivo utilizzo di cuffie con musica ad alto volutme. Bevete e fumate con moderazione.
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