Dr. Carano Nicola

Laureato presso l’Università degli Studi di Bologna, successivamente ottiene la specializzazione in Pediatria e quella in Cardiologia presso l’Università di Parma.
In generale dobbiamo parlare di malformazioni congenite del cuore, esse hanno un’incidenza pari a 8 casi su 1000 nati vivi.
Poi ci sono cardiopatie acquisite, come la malattia reumatica, la malattia di Kawasaki e altre ancora.
Il motivo principale è dato dal fatto che il pediatra ha sentito un “soffio al cuore” durante una normale visita; è quindi scontato che egli chieda una valutazione specialistica clinica e strumentale. Nella maggior parte dei casi, fatta la visita, il soffio si rivela “ innocente”, cioè non collegato ad una malattia del cuore o di altri organi, ma presente in un soggetto con un cuore sano. Il soffio innocente è una condizione molto comune nei bambini e non richiede provvedimenti. Scomparirà con il tempo..
Talvolta invece viene prenotata una visita perché il piccolo ha avuto episodi di svenimento (sincope), di dolore toracico, oppure ha una marcata sensazione di batticuore (palpitazione cardiaca) o facile stancabilità rispetto ai coetanei. Anche la “familiarità” per episodi di morte improvvisa può essere una buona ragione per prenotare una visita specialistica.
La valutazione generalmente viene consigliata dal pediatra, ma, come detto, in caso di familiarità di morte improvvisa giovanile o nel caso in cui il ragazzo faccia una consistente attività fisica (agonistica e non), è sempre meglio procedere con l’esame completo.
Oltre alla visita medica di controllo e al semplice elettrocardiogramma alcuni genitori preferiscono infatti approfondire il quadro con una visita dal cardiologo e con l’ecocardiografia.
Se c’è un sospetto di patologia la visita deve essere fatta in quel momento a qualunque età, se invece parliamo di semplici controlli, la visita va prenotata nel momento in cui compaiono degli elementi di sospetto da valutare. È bene sapere che ci sono alcune malformazioni cardiache che sono ben tollerate dal nostro fisico e danno pochi segni di se anche alla visita, per cui possono sfuggire alla valutazione del pediatra. La visita specialistica viene effettuata nell’ottica di trovarle, per non sottovalutarle. L’ecocardiografia può darci questa certezza.
Innanzitutto invito sempre i genitori a portare le precedenti documentazioni (se ne sono in possesso). La prima fase consiste nella raccolta dei dati anamnestici, poi si procede con un esame obiettivo e con l’esecuzione dell’elettrocardiogramma e dell’ecocardiogramma. Questi esami strumentali non sono invasivi, non sono dolorosi e non sono dannosi.
La struttura mette a disposizione un ottimo elettrocardiografo e un’ecocardiografo di ultima generazione.
La consegna del referto è immediata. La visita completa dura circa 60’.
Nei bambini grandicelli i genitori devono prestare attenzione ai sintomi che insorgono durante lo sforzo, come dolore toracico, eccessivo affaticamento o perdita di coscienza. Nei piccolissimi attenzione a se diventano meno vivaci, se presentano difficoltà respiratoria, se riducono il quantitativo di cibo assunto e non crescono adeguatamente.
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